giovedì 18 novembre 2010

Prefazione al catalogo della Mostra su Nicola Amore

di Antonio Casale
Presidente dell’Ente Morale “Nicola Amore” di Roccamonfina

Logo dell'Ente Morale Nicola Amore di Roccamonfina

Dopo la morte di Nicola Amore, avvenuta il 10 ottobre 1894, Matilde Serao, in un articolo pubblicato su Il Mattino, affermava: «egli era un grande e buon uomo, egli era sopra tutto un napoletano, con tutta la parte più pura e più ardente del napoletanesimo, meno la parte più triviale e più meschina!».

La frase della grande intellettuale partenopea coglieva in pieno il carattere e le qualità umane del personaggio, ma nello stesso tempo mostrava l’attaccamento che una città come Napoli nutriva nei confronti dell’uomo politico e del grande giurista. Un affetto che Amore si era ampiamente guadagnato nel corso della sua vita politica ed istituzionale, dando vita, quando era sindaco della città partenopea, tra il 1884 e il 1889, all’ambizioso “Progetto di Risanamento”, con il quale vennero realizzate una serie di opere pubbliche indispensabili per una delle più grandi metropoli europee del tempo. Ma le capacità politiche e organizzative di Amore furono particolarmente apprezzate, come è noto, nella difficile opera di contenimento della temibile epidemia di colera che colpì Napoli nel 1884.

Ma, nonostante gli impegni legati alla sua vita politica e legale, Nicola Amore non dimenticava le sue origini. Il legame con Roccamonfina, dove nacque il 18 aprile 1828, rimase sempre forte. Nato in una famiglia borghese, profondamente radicata nel territorio, se ne distaccò ben presto, in giovane età, prima per frequentare il collegio religioso di Maddaloni e poi per proseguire gli studi a Napoli. Il distacco dovette essere difficile, ma, nello stesso tempo, fu una decisione che mostra il carattere fermo e la personalità matura del giovane Nicola.

Dopo molti anni, nel momento in cui si apprestò a scrivere il testamento, sentendosi vicino alla morte, non dimenticò la sua terra. Seguendo la sua buona indole e la sua filantropia si ricordò di Roccamonfina e dispose che una parte dei suoi beni venisse destinata alla costruzione di un ospedale per i poveri nel suo paese d’origine.

L’Ente Morale “Nicola Amore” di Roccamonfina, riconosciuto con D.P.R. del 28 dicembre 1952, nacque proprio per rendere attuabili le volontà testamentarie del famoso giurista. Nel corso degli anni, gli amministratori che si sono succeduti hanno gestito, recuperato e conservato i beni conferiti dal benefattore.

In più di mezzo secolo di attività, l’Ente Morale “N. Amore” non si è limitato alla semplice gestione dei beni, ma ha fatto conoscere gli ideali e le virtù espressi dal giurista e dall’uomo delle istituzioni.

Il convegno e la mostra che oggi presentiamo, in collaborazione con il Comune di Roccamonfina e il Centro Studi “Nicola Amore” di Napoli, rientra nell’ambito delle attività culturali che l’Ente Morale promuove affinché ancora oggi le qualità umane ed intellettuali espresse da Nicola Amore possano servire da guida per le generazioni del XXI secolo.

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